Titolo e link: Net to Be
Autore: Roberto Grassilli
Lingua: Italiano
Tipologia: Satirico
Formato: Strip di tre o più vignette
Colore o b/n: Bianco e nero
Cadenza: Irregolare, sporadica
Continuità: Storie singole isolate si alternano con archi di storia, personaggi in evoluzione
Gergalità: Unanotevole quantità di gergo informatico
Elementi fantastici: Alcuni.
Violenza: Inesistente o quasi
Autoreferenzialità: Nessuna
Archivio: L’intero corpo del fumetto è disponibile online
Giudizio: (8)
Net to be (contrazione del titolo iniziale, To be or net to be) è un fumetto che satireggia il mondo dell’informatica italiana. I protagonisti sono gli impiegati della Immanet, nata come dinamica startup, poi rientrata nei ranghi e acquistata da meno fastidiosi proprietari, salvata grazie ai finanziamenti di un socio nella lontana Ismizia, sempre minacciata dal rapace concorrente Mediasect. Gli impiegati della Immanet sono troppo numerosi pe poterli nominare tutti, anche perché sono tutti ben caratterizzati. Citiamo Travone (l’impiegato che passa tutto il tempo in chat perché nessuno riesce a ricordarsi per quale compito è stato assunto), la stagista bionda (che è stagista da sempre e di cui nessuno si ricorda il nome), Zibusti (l’impiegato che nessuno ha visto e comunica solo tramite post-it, e che in seguito si scopre essere morto addirittura da prima dell’assunzione) e così via.
Net to be è un gran bel fumetto. Ha uno stile originale ed espressivo, una comicità surreale e innovativa, e soprattutto la capacità di satireggiare miti e tendenzze dell’informatica nostrana con la sagacia di chi la conosce dal di dentro. La precisione di dettaglioc on cui tuttala fauna di Immanet viene descritta è davvero stupefacente. E’ un peccatoche l’autore, dopo un periodo in cui riusciva a scrivere anche più strisce la settimana, abbia ridotto la cadenza a poco più di una al mese.