Ho aggiunto un altro breve set di fotografie su Flickr, tratto dal mio viaggio in Egitto.
Progresso regressivo
Pare che si prepari un giro di vite nelle normative europee, e che tra qualche anno sarà obbligatorio circolare con automobili meno inquinanti.
Di per sé può sembrare un’ottima notizia, e forse lo è, come fa notare Soloist.
Però proviamo a vedere la cosa da un altro punto di vista. Che le auto fossero inquinanti lo si sapeva anche vent’anni fa. Si sarebbe potuto imporre già allora alle case automobilistiche di costruire macchine più ecologiche. Ma non lo si è fatto, perché sarebbe stato costoso, e avrebbe fatto perdere clienti all’industria. Si è preferito lasciare che si fabbricassero macchine inquinanti, e poi toglierle di mezzo dopo che sono state vendute.
Il risultato, a ben guardare, è che i costruttori ci guadagnano, visto che le nuove norme stimolano la domanda. I ricchi non sono toccati dal problema, visto che le macchine costose, anche se consumano oceani di benzina, sono in regola con le norme. Chi ci rimette sono solo i poveretti che possiedono un auto obsoleta (incluso il sottoscritto, per inciso!) e che sono costretti a sostituirla in anticipo oppure a sottostare a pesanti limiti alla circolazione. Una perfetta tassa a progressività inversa, in cui i costi del disinquinamento vengono sostenuti dalle fasce più deboli. Ho l’impressione è che la società di oggi funzioni così a ogni livello. I problemi vengono lasciati marcire, e quando scoppia l’emergenza a pagare è sempre chi sta in basso…
Film: Zucker… come diventare ebreo in sette giorni
Jackie Zucker è un ex-giornalista sportivo della DDR, che dopo il crollo del Muro sbarca il lunario gestendo un night club equivoco e giocando a biliardo. I figli non sopportano più la sua cialtroneria, la moglie vuole il divorzio, i creditori gli stanno alle costole. All’improvviso gli giunge una notizia: la madre, fuggita all’Ovest quarant’anni prima con il figlio maggiore, è morta e gli ha lasciato un’eredità che potrebbe toglierlo dai guai… a condizione che si riconcilii col fratello, un ebreo tanto ortodosso quanto lui è ateo e gaudente.
Ha destato molta sensazione il fatto che "Alles auf Zucker!" sia il primo film tedesco del dopoguerra che si permette di rappresentare gli ebrei in moto ironico e critico; ma, a sessant’anni e passa dalla caduta di Berlino, non credo ci sia da meravigliarsene, né tantomeno da scandalizzarsi. Il regista David Levy mette molta carne al fuoco, forse troppa, sovrapponendo al sotterraneo conflitto est-ovest che percorre la Germania odierna quello tra religione e modernità. Ma riesce a non cadere nelle trappole del didascalismo, e a costruire un film equilibrato, che non cerca di impartire facili lezioni, e nemmeno di inseguire la gag a ogni costo, ma vuole sopratutto raccontare una storia, a tratti davvero molto divertente.
"Zucker!" non è un film riuscito come "Goodbye, Lenin!" (al quale peraltro assomiglia non poco, per il modo in cui da una storia inizialmente farsesca e sconclusionata emergono gradualmente dal passato elementi anche drammatici). Verso il finale la trama tende a sfilacciarsi un po’, la storia di alcuni personaggi risulta un po’ confusa e improbabile, e, soprattutto, il finale non è pirotecnico come l’inizio lasciava sperare. Ma vale sicuramente la pena di vederlo, per ridere di gusto e per godere di un cinema impegnato ma dal tocco leggero, molto diverso dalla plumbea seriosità che ci si aspetta dai tedeschi.
Fortunato il paese che non ha bisogno…
Sul dizionario De Mauro trovo le seguenti definizioni:
Eroe
1 TS mitol., nel mito classico, semidio dotato di eccezionali virtù e autore di gesta prodigiose
2a FO estens., chi dà prova di straordinario coraggio e generosità; chi si sacrifica per un ideale
Mercenario
1 agg., s.m., che, chi lavora alle dipendenze altrui in cambio di un compenso in denaro | agg., che è eseguito o compiuto dietro compenso
2 agg., s.m., che, chi esercita il mestiere delle armi per professione al servizio di uno stato straniero o di gruppi politici o economici
Io regalerei a Gianfranco Fini, Magdi Allam, e agli altri polemizzatori di questi giorni, un bel vocabolario di italiano, perché mi sembra che di tale lingua non abbiano sufficiente conoscenza…
Il cruciverba dei destini incrociati
La mia giovane, bellissima e geniale amica australiana Holly Gramazio sta portando avanti un interessantissimo progetto per la sua tesi di laurea in scrittura creativa. Si tratta di una serie di 41 racconti che verranno pubblicati sul web al ritmo di due la settimana. La cosa interessante è che ciascun racconto costituisce anche una definizione per uno schema di parole crociate!
E’ vero che dopo "Il castello dei destini incrociati" è difficile scrivere un qualsiasi tentativo di letteratura combinatoria che non sembri già visto. Eppure qualcosa mi dice che a Calvino l’idea di associare la lettura di un racconto alla soluzione di un enigma esterno al racconto stesso non sarebbe affatto dispiaciuta. E i racconti, cosa non trascurabile, sono intriganti e ben scritti.
Li potete leggere su 16 Across, e magari cercare di essere i primi a risolvere il cruciverba.
Dove Sile e Cagnan s'accompagna
Ho inserito su Flickr alcune foto scattate a Treviso.
Si parte!
Ebbene sì. Lo dicevo da più di due anni, e ho aperto questa template da più di sei mesi. Adesso, finalmente, questo blog comincia sul serio. E comincia così, senza preamboli. Come prima cosa ci metto una recensione. I discorsi alati, semmai, si faranno dopo. Benvenuti e buona lettura!