Titolo e link: Red Meat
Lingua: Inglese
Tipologia: Umorismo nero
Formato: Strip di tre vignette
Colore o b/n: Bianco e nero
Cadenza: Una volte la settimana (estremamente regolare)
Continuità: Nessuna. Personaggi ricorrenti, ma evoluzione scarsa o nulla
Gergalità: Molto elevata.
Elementi fantastici: Alcuni.
Violenza: Abbondante ed estrema, ma quasi sempre fuori scena o solo verbale
Autoreferenzialità: Nessuna
Archivio: L’intero corpo del fumetto è disponibile online
Giudizio: (7)
Red Meat è un fumetto sull’orrore nascosto nella normalità e sulla normalità dell’orrore. Molti dei suoi personaggi sembrano normali (per esempio Ted e la sua famigliola, il lattaio Dan, simbolo della tranquilla America di provincia, o ancora il vecchio cowboy sempre con lo sguardo perso verso l’orizzonte), e vengono rappresentati in pose e vignette sempre uguali come se fossero immersi in una tranquillità che nulla può sconvolgere. Ma i loro discorsi rivelano ogni volta nuove, orribili e stupefacenti perversioni. Quanto a chi è evidentemente disadattato, come l’Earl dagli occhi fuori dalle orbite che vedete nella figura, o l’handicappato Johnny che ha la testa a forma di limone, cerca disperatamente quanto inutilmente di costruirsi una normalità con materiali che dell’anormalità sono la quintessenza.
E’ sicuramente un fumetto destinato a stomaci forti. Chi non si spaventa di fronte al macabro, al crudele o al repellente potrà farsi delle gran risate amare. L’unico vero difetto che gli trovo è che, per forza di cose, comincia a diventare ripetitivo.
ciao vanamonde!!! ho bisogno di contattarti per sapere quando vieni la prossima volta dalle mie parti!!! scrivimi appena puoi!!!
Pollon
I disegni sono notevoli e inquietanti, anche se le battute spesso sono davvero penose …
😉