Titolo e link: Fumetti Pallosi
Lingua: Italiano
Tipologia: Comico (palloso)
Formato: Strip di due vignette
Colore o b/n: Bianco e nero o a colori
Cadenza: Irregolare
Continuità: Storie singole, con tormentoni anche a lunga distanza di tempo
Gergalità: Nessuna
Elementi fantastici: Qualcuno
Violenza: Inesistente
Autoreferenzialità: L’autore è apparso in alcune occasioni
Archivio: L’intero corpo del fumetto è disponibile online
Giudizio: (8)
Quando ho incontrato per la prima volta Fumetti Pallosi, ho pensato: “questo fumetto può far ridere solo una persona dall’umorismo deviato come me”. Ma in realtà diversi frequentatori di questo blog mi hanno detto di aver cliccato sul link qui a lato (sì, perché Fumetti Pallosi è ospitato da un blog su Live Journal) e di essersi fatti delle gran risate. Quindi, evidentemente, c’è un meccanismo per cui fa ridere, anche se non è facile capire perché. Credo che da principio si rida di se stessi: siamo stai avvertiti che il fumetto è palloso, eppure non possiamo fare a meno, leggendo la prima vignetta, di crearci delle aspettative che vengono inesorabilmente deluse dalla seconda. Successivamente si ride per l’effetto ripetizione: una gag che ci ha fatto sorridere, ripetuta in continue variazioni fa ridere sempre di più. infine subentra un umorismo più esoterico: ci si diverte vedendo i personaggi ritornare, cercando di derivare delle leggi intrinseche alla pallosità. Nel farlo ci si scopre pallosi, si ride di nuovo di se stessi, e il ciclo ricomincia. Come avete detto? Questa recensione è pallosa? Allora ho raggiunto lo scopo. Che state a fare qui? Andate a leggere fumetti pallosi, che tanto…
P.S.: In mezzo ai Fumetti Pallosi trovate anche i Deadly Stupid Tales, allegri fumetti che hanno come protagonista la Morte.
Io li ho trovati esilaranti, e anche la mia ragazza si è rotolata dal ridere… 🙂 Sicuramente meglio di tanti fumetti che non pensano di essere pallosi ma lo sono davvero.
Ciao, Svalbard