Mancano solo pochi giorni al termine della raccolta di firme per istituire un referendum che abolisca l’orrenda legge elettorale attualmente in vigore per le elezioni poltiche, detta Porcellum da quando il suo stesso ideatore, il leghista Calderoli, la definì elegantemente “una porcata”.
L’effetto del referendum in questione (se raccogliesse sufficienti firme, raggiungesse il quorum e fosse votato dalla maggioranza degli elettori) sarebbe di ripristinare la legge elettorale precedente (detta Mattarellum dal nome del suo ideatore, il democristiano Sergio Mattarella), cioè un sistema a turno unico per tre quarti maggioritario e per un quatro proporzionale.
Il Mattarellum a mio avviso non è la migliore legge elettorale possibile (personalmente sono un fautore dei sistemi che non si limitano a far scegliere all’elettore una sola forza politica, ma gli permettono di stabilire una gerarchia di valore tra le forze in campo, come l’australian ballot, il voto singolo trasferibile e, in misura minore, il maggioritario a doppio turno; spero di avere il tempo di discuterne in un post futuro). Tuttavia è una legge che è stata in vigore in passato e si è dimostrata funzionante. Il ripristinarla restituirebbe agli elettori la possibilità di influire sulla scelta dei propri rappresentanti in Parlamento. Il principlae difetto del Porcellum, infatti, è quello delle liste bloccate: non si vota per i candidati singoli e non si esprime un voto di preferenza, ma si vota “in blocco” per una lista di candidati creata dai segretari di partito, senza la possibilità di negare il voto a candidati sgraditi o di favorire l’elezione di quelli preferiti. Le nefaste conseguenze di questa legge, in termini di qualità e indipendenza di giudizio degli eletti, si sono viste abbondantemente.
Il ritorno del Mattarellum sarebbe un importante strumento per accelerare il rinnovamento della classe politica che tutti auspicano, dato che per i partiti (tutti!) sarebbe molto più difficile presentare candidati vecchi e screditati. Dal punto di vista politico, inoltre, il referendum contribuirebbe anche ad accelerare la caduta dell’attuale governo. Berlusconi ha bisogno del Porcellum per mantenere il controllo sulla sua maggioranza ormai a un passo dall’implodere. La minaccia del referendum potrebbe indurlo a elezioni anticipate pur di poter votare con la vecchia legge. Risultato che considero auspicabile.
La raccolta di firme prosegue fino al 30 settembre, negli uffici anagrafe dei comuni e negli appositi banchi del comitato promotore. Qui trovate la lista dei luoghi dove si può firmare, ma attenzione! In alcuni luoghi la raccolta si chiude in anticipo (per esempio, a Milano in piazza San Babila il gazebo è attivo solo fino a domani, lunedì 26). Quindi, se non lo avete ancora fatto, sbrigatevi a firmare!