Immagino che la maggior parte di voi ritenga che la risposta sia “no”.
Ma ne siete proprio sicuri?
Qualcuno ha voluto verificare se le cose stanno così. F-Secure, l’azienda finlandese di sicurezza informatica, ha piazzato un hot spot Wi-Fi in un locale della City di Londra, e ha fatto in modo che i clienti, per accedere, dovessero accettare delle condizioni di servizio che dicevano tra l’altro:
Nell’usare questo servizio, accettate di cedere il vostro figlio primogenito a F-Secure, se e quando l’azienda lo richiederà. Nel caso in cui non vengano presentati dei figli, al loro posto verrà preso il vostro animale domestico preferito. I termini di questo accordo sono validi per l’eternità.
A quanto pare, nel giro di un’ora e mezza ben sei persone hanno accettato le condizioni. F-Secure ha fatto sapere che:
Non abbiamo ancora fatto valere i nostri diritti come specificati nelle condizioni di utilizzo ma, essendo questo un esperimento, restituiremo i bambini ai loro genitori. Il nostro consulente legale Mark Deem ci ha fatto notare che, anche se le condizioni sono legalmente vincolanti, è contrario alla politica pubblica cedere bambini in cambio di servizi gratuiti, e perciò la clausola non potrebbe essere fatta valere in tribunale.
In un secondo esperimento, F-Secure ha attivato un hot spot in una piazza affollata di Londra (utilizzando un hardware poco costoso e che poteva essere nascosto ovunque). Nel giro di mezz’ora, ben 33 persone si sono collegate all’hot spot e hanno usato la connessione per navigare sul web o spedire e ricevere e-mail, senza rendersi conto che in quel modo le loro comunicazioni potevano essere osservate da un perfetto sconosciuto. 21 di loro si sono lasciate dietro abbastanza dati da poter essere identificate con certezza. I dati completi degli esperimenti sono leggibili qui.
Lo scopo di F-Secure era pubblicizzare un proprio servizio di rete VPN per accedere al Wi-Fi in modo sicuro. Ma il risultato è comunque un ammonimento generale. A quanti di noi è capitato di avere bisogno di una connessione, e di provare a collegarsi alla prima rete non protetta capitata a tiro, senza pensare che poteva essere un esca con cui qualcuno tentava di accedere ai nostri dati? Quanti di noi leggono attentamente le condizioni d’uso di un servizio prima di accettarle? Pensiamoci bene la prossima volta. Altrimenti può capitarci quello che è capitato a Kyle di South Park: