Looper

Nel futuro uccidere qualcuno e farla franca è diventato quasi impossibile, perciò per eliminare le persone scomode la malavita usa il viaggio nel tempo: le spedisce nel passato, dove troveranno un killer pronto a farle fuori. Questi killer vengono chiamati looper, perché la loro esistenza è un circolo chiuso: sanno che, per eliminare ogni prova, prima o poi si troveranno a uccidere una versione più anziana di se stessi.

Essendo Looper un thriller fantascientifico basato sui viaggi nel tempo, per giunta con un discreto successo di critica, mi aspettavo grandi cose. Invece ne sono rimasto piuttosto deluso. Non si può dire che il film sia privo di doti, ma mi è risultato impossibile entrare nella storia a causa delle continue incongruenze. Credo sia praticamente impossibile scrivere una storia di viaggi del tempo che non abbia delle falle logiche da qualche parte. Credo anche, però, che i film di questo genere si dividano in due categorie: quelli in cui le falle logiche vengono in mente solo dopo i titoli di coda, e quelli in cui sono talmente evidenti che le si vede in ogni scena. Purtroppo Looper appartiene alla seconda categoria.
Già la premessa principale appare piuttosto traballante. Perché, esattamente, è conveniente spedire le persone indietro nel tempo prima di ucciderle? Al riguardo il film è molto vago, si limita a dire che nel futuro le persone hanno addosso dei chip, ma non è chiaro cosa facciano questi chip per rendere impraticabile l’omicidio, o perché, se il problema è quello di nascondere le prove, non ci si limiti a spedire indietro nel tempo cadaveri, invece che persone vive.
Peraltro il film provvede presto a rendere il tutto ancora meno sensato, mostrandoci una scena in cui dei criminali rapiscono una persona allo scopo di spedirla nel passato dove sarà uccisa, e nel farlo non si fanno alcun problema a freddare un testimone lasciandone a terra il corpo. Dov’è la logica?
Poi ci sono le scene in cui, per comunicare con la versione futura di se stesse, le persone si incidono dolorosamente messaggi sul corpo, che si traducono in cicatrici sul corpo dell’alter ego. Molto suggestivo, però a me sembra che, se in passato mi sono inflitto delle cicatrici, dovrei ricordarmi di averle sempre avute, non dovrebbero apparirmi sul corpo dal nulla trent’anni dopo.
E poi ancora mi chiedo:

  • Perché un looper deve eliminare se stesso? Non sarebbe molto più sensato che a uccidere la sua versione anziana fosse un altro looper?
  • Premesso che la telecinesi e i poteri mentali sono roba da anni Cinquanta e non li vorrei vedere mai più in un film, non vi sembra un po’ cheap che nel futuro all’improvviso tutti abbiano poteri mentali, così, senza uno straccio di spiegazione?
  • Perché nella prima metà del film si sono presi tanta briga di creare un’ambientazione futuribile, e poi la seconda metà è ambientata in un posto che sembra la fattoria di Nonna Papera?
  • Non vi pare contraddittorio che Joe faccia il panegirico della moglie che con la forza del suo amore lo ha salvato dalla sua triste vita di criminale assassino, e subito dopo per salvarla non trovi di meglio che progettare una strage di bambini innocenti senza batter ciglio?
  • Visto che tutta la seconda parte del film ruota intorno al tentativo di impedire l’ascesa del criminale noto come lo Sciamano, non trovate sia una carenza notevole della sceneggiatura il fatto che questo personaggio non venga mai mostrato e non si sappia nulla di lui e delle sue azioni?
  • Non vi sembra un po’ eccessivo che Joe riesca a vincere uno scontro in cui è solo, legato, disarmato e bendato contro una dozzina di criminali armati fino ai denti? (Non sto esagerando.)
  • Visto che Abe viene dal futuro e conosce tutto quello che succederà, perché non sa che Joe lo ammazzerà? E perché non arriva qualcun altro dal futuro a impedirlo?

Dulcis in fundo, faccio notare che, la prima volta che si vede Joe il vecchio che tramortisce Joe il giovane, quest’ultimo si risveglia e si ritrova accanto un biglietto. Successivamente la scena si ripete, e vediamo Joe il vecchio che tramortisce Joe il giovane e si allontana a grandi passi nei campi, senza lasciare alcun biglietto. Ovvero, come utilizzare uno dei topoi più classici del cinema sui viaggi nel tempo, la scena ripetuta più volte da diversi punti di vista, e sbagliarlo di brutto.
Ora, dopo aver letto tutto questo, potreste pensare che Looper sia un film totalmente inguardabile. Quello che fa incazzare è che non è così, e che in realtà ha parecchi buoni momenti. Bruce Willis e Joseph Gordon-Levitt riescono piuttosto bene a interpetare la stessa persona con trent’anni di differenza. Pierce Gagnon riesce a essere un bambino decisamente inquietante. Alcune scene di montaggio alternato tra i due alter ego sono da applauso, e in generale tutte le scene d’azione funzionano molto bene. E il finale è un gran bel finale. Insomma, con una sceneggiatura un po’ più curata, sarebbe potuto essere molto migliore.
Se siete il tipo di spettatore che non si cura più di tanto delle incongruenze logiche, e bada sopratutto alla spettacolarità, credo che Looper potrebbe piacervi molto. Se però, come me, di un film del genere amate il meccanismo ben oliato e la coerenza dei dettagli, allora temo che vedrete in questo film soprattutto una grande occasione perduta.

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2 pensieri riguardo “Looper”

  1. A me il film è piaciuto molto, nonostante ci veda anche io qualche problemino di sceneggiatura. Certo è che io l’ho visto mesi fa, quando ancora se ne parlava poco, e non dubito che svariati mesi dopo, avendone letto e sentito quasi solo meraviglie, le aspettative forse possano essere problematiche.
    Comunque.
    Nel futuro, l’uccisione della moglie è un errore, cosa sottolineata dal fatto che cercano di nasconderlo dando fuoco al tutto (al che, tu dirai, ma allora perché non bruciare sempre la gente, che si fa prima? 😀 Boh, perché comunque diventa più sospetto, rispetto a spedire indietro nel tempo senza lasciare tracce).
    [cicatrici]
    Il film ci mostra che anche i ricordi, come i cambiamenti fisici, “arrivano”. Quindi, quando ti appare la cicatrice, arriva anche il ricordo. E in effetti a me sembra di ricordare che il personaggio si tiri su la manica, come se improvvisamente avesse “realizzato” di avere la cicatrice.
    “Perché un looper deve eliminare se stesso? Non sarebbe molto più sensato che a uccidere la sua versione anziana fosse un altro looper?”
    Da come la spiegano, direi che il Looper elimina se stesso come chiusura del contratto: il punto è che tu fai il Looper per pochi anni e guadagni una barca di soldi, quell’azione chiude il contratto e poi sei libero, ma sai anche che un giorno dovrai sucarti quella morte. Autogestione. (Oppure “perché è ganzo”)
    “Premesso che la telecinesi e i poteri mentali sono roba da anni Cinquanta e non li vorrei vedere mai più in un film, non vi sembra un po’ cheap che nel futuro all’improvviso tutti abbiano poteri mentali, così, senza uno straccio di spiegazione?”
    No. Cioè, abbi pazienza, qua tu stai dicendo che non ti piace la telecinesi e che vuoi la spiega. Qua non è un problema di sceneggiatura, ma di esigenza tua. Il film prevede che alcune persone abbiano sviluppato questa mutazione genetica, esattamente come un film sui mutanti Marvel. Se poi il problema è che in un film di fantascienza vuoi che questa cosa sia spiegata, beh, però è anche un problema di aspettative ed esigenze personali.
    “Perché nella prima metà del film si sono presi tanta briga di creare un’ambientazione futuribile, e poi la seconda metà è ambientata in un posto che sembra la fattoria di Nonna Papera?”
    Non vedo problemi al riguardo.
    “Non vi pare contraddittorio che Joe faccia il panegirico della moglie che con la forza del suo amore lo ha salvato dalla sua triste vita di criminale assassino, e subito dopo per salvarla non trovi di meglio che progettare una strage di bambini innocenti senza batter ciglio?”
    No, è nella natura del personaggio, che rimane un egoista, criminale assassino e che ha fatto per tutta la vita quel genere di cose. Certo, incontra sua moglie e pensiona la bestia che è in lui, ma ti sembra così folle che un personaggio del genere, con la vita che ha fatto, si comporti in quel modo? E comunque non è vero che non batte ciglio, viene chiaramente dipinto come tormentato.
    Fra l’altro questo rientra nel viaggio personale del personaggio giovane, che poi è il fulcro del racconto: vedendo che razza di persona diventerà, non volendola diventare, sceglie di uccidersi.
    “Visto che tutta la seconda parte del film ruota intorno al tentativo di impedire l’ascesa del criminale noto come lo Sciamano, non trovate sia una carenza notevole della sceneggiatura il fatto che questo personaggio non venga mai mostrato e non si sappia nulla di lui e delle sue azioni?”
    No. Ma qui si ritorna alla questione delle aspettative ed esigenze personali. A me non interessa che mi venga spiegato tutto. Anzi, mi fa piacere vedere un film americano che non sente il bisogno di farlo, visto che secondo me, uno dei principali problemi del cinema “popolare” americano è proprio questo bisogno di far spiegoni.
    “Non vi sembra un po’ eccessivo che Joe riesca a vincere uno scontro in cui è solo, legato, disarmato e bendato contro una dozzina di criminali armati fino ai denti? (Non sto esagerando.)”
    Una dozzina, addirittura? Magari ricordo male. Comunque no, non particolarmente.
    “Visto che Abe viene dal futuro e conosce tutto quello che succederà, perché non sa che Joe lo ammazzerà? E perché non arriva qualcun altro dal futuro a impedirlo?”
    Come detto prima: i ricordi si modificano in corsa. Che è una trovata molto comoda, se vuoi, ma è quel che ci dice il film, non ti puoi aspettare cose diverse.
    Comunque, secondo me, i problemi di coerenza del film sono molto più semplici e meno capillari, stanno proprio nella struttura di base. Ti copincollo quanto scritto altrove. 🙂
    Rian Johnson tira in mezzo Terminator, dicendo che un paradosso c’è per forza, è nato prima l’uovo o la gallina eccetera. E da un lato ha ragione, in fondo un paradosso ci DEVE essere, è alla base di questi racconti ed è, secondo me, ciò che li rende interessanti. Il paradosso di Terminator e quello di Looper, però, sono profondamente diversi, perché il primo si autoalimenta, il secondo nega se stesso.
    Kyle Reese va nel passato, ingravida Sarah Connor, la salva dal Terminator, e quindi John Connor nasce, diventa il capo della resistenza e manda Kyle Reese indietro nel tempo. È un paradosso? Certo! Ma i suoi elementi non si negano fra di loro, si chiude un cerchio che fila senza problemi e, anzi, è il paradosso stesso a creare le condizioni perché il paradosso si verifichi.
    In Looper succede l’esatto contrario: le conseguenze delle azioni di Bruce negano le condizioni di partenza. Intanto, JGL, non uccidendolo, non invecchierà nello stesso modo e non avrà le motivazioni per il viaggio nel tempo. Ma al di là di quello, quando JGL si spara e fa sparire Bruce, annulla tutto quel che è accaduto fino a lì.
    Ora, Rian Johnson si giustifica dicendo che ogni modifica al passato crea nuove linee temporali, cosa che per altro sposta Looper in un campo diverso da quello di Terminator, più in zona Ritorno al futuro. E mi va bene, però questo non è coerente con altre cose che mostra il film. Se quando tagli un dito a Paul Dano crei un’altra linea temporale, il Paul Dano vecchio non dovrebbe vedersi sparire un dito, perché lui viene da una linea temporale in cui questa cosa non è accaduta. Se quando JGL si spara crea una nuova linea temporale, Bruce non dovrebbe sparire, perché viene da una linea temporale in cui questa cosa non è avvenuta. E lo stesso vale per le memorie che cambiano: se sono nuove linee temporali, le memorie non dovrebbero cambiare.
    Mi spiego?
    Il punto è che Looper mescola le carte a seconda di come gli fa comodo. E a me, ripeto, va benissimo, perché rimane comunque un film intelligente, originale e ben fatto. E perché questa incoerenza genera bei momenti, come quel Bruce Willis che combatte per rimanere aggrappato alla memoria della moglie o come il finale. Però coerente no, non mi sembra proprio. A meno che mi sfugga qualcosa, e sarei ben lieto se mi venisse spiegata.
    Ma così com’è, mi sembra che Rian Johnson sia, oltre che molto bravo, molto furbo e molto poco interessato alla coerenza del film.

  2. Sei un grande! Ho appena finito di vedere questo INGUARDABILE film, ancor più deluso dal vedere i voti megagalattici su Rotten Tomatoes, mentre ieri sera ho guardato il (secondo me bellissimo) The Warrior’s Way pesantemente segato ovunque, Rotten Tomatoes in testa. Ora, i gusti certo sono gusti e non dico che vorrei vedere sempre quel meccansimo (pazzescamente) ben oliato di un film come The Prestige, ma non voglio negare che nel descrivere questo Looper vorrei poter parafrasare il buon Ragioner Fantozzi nel descrivere La Corazzata o.O

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