Credo che la differenza tra i due schieramenti in campo domani a Milano non potesse essere rappresentata più plasticamente che dai due concerti di chiusura della campagna elettorale.
Quello della destra con un ospite mancato, accuse a vanvera per giustificare il flop, un presentatore che ringhiava accuse, La Russa che promette per il futuro quello che non è riuscito a dare nel presente, e un pubblico di scalmanati che urla perché vuole i circenses promessi e non ottenuti.
Ieri sera in piazza Duomo, invece si respirava una bellissima atmosfera. Tanti ospiti venuti anche da fuori che dicevano “vorrei essere milanese per poter votare con voi domenica”. E soprattutto il tranquillo orgoglio delle proprie idee.
Comunque vadano le elezioni domani e dopodomani, un miracolo è comunque già avvenuto: proprio a milano la sinistra ha ritrovato la sua identità, non ha più paura di se stessa e, guarda caso, proprio in tale momento rischia di vincere, di essere maggioranza proprio nella città di Berlusconi.
Io domani non farò mancare il mio voto a Giuliano Pisapia. Voi fate altrettanto.