Pochi giorni fa ci ha lasciato Osvaldo Cavandoli, inventore di La Linea. Ho un ricordo nitidissimo del suo cartone animato che risale a quando ero bambino. Credo che La Linea si avvicini quanto più possibile per un cartone animato alla perfezione. E’ assolutamente essenziale: in bianco e nero, sonoro onomatopeico, tratto limitato a pochi segni, Eppure basta guardarlo una volta e non te lo dimentichi più. Sono storie che anche un bambino può apprezzare (e io le apprezzavo quando avevo tre anni), eppure profondissime, credo si possano chiamare metafisiche. La lotta di questo omino che esce da una linea retta e si ribella contro la mano del suo creatore-disegnatore è qualcosa in cui chiunque, all’istante, può riconoscersi.
La cosa più sorprendente è che La Linea nacque come spot pubblicitario delle pentole Lagostina. E ci parla di un’epoca in cui qualcosa di così bello e perfetto poteva nascere da un intento commerciale. Ci parla di un’epoca in cui si credeva ancora che modernità e creativita potessero andare di pari passo. Di cui ormai ci siamo completamente dimenticati.
La linea… magnifico. Qualche anno fa ripubblicarono tutto in dvd, tra l’altro. Come parlava, poi! 🙂
Un DVD?! Mitico! Qualcuno sa se sia ancora reperibile? In giro non lo vedo…
Grassilli ha publicato un ricordo al riguardo, http://warehouse.robertograssilli.com/
Sì, in realtà l’ho scoperto proprio da questo post (la versione pubblicata su Macchianera).
Sei il solito utente anonimo o uno diverso? 🙂
OoOOoOoOOo non lo sapevo… che lutto… *strasigh*
Grazie per averlo ricordato, ho fatto un post anch’io. Sono in “linea” con te.
Grazie Pralina. Molto interessante il tuo post sull’argomento.
Lo avrei linkato, ma non ho trovato più il tuo blog! 🙁