1898. La giovane Guglielmina, di nobile famiglia torinese, abbandona a malincuore i propri studi di botanica per seguire i genitori in Sicilia e presenziare al matrimonio del fratello. Qui si innamorerà di Angelica, l’altera e sensuale sorella della sposa, e dovrà lottare, oltre che contro le convenzioni che non prevedono che lei possa amare una donna, e nemmeno imboccare una carriera accademica, anche contro Elizabeth, l’amante inglese di Angelica.
Questo è un libro in cui sono coinvolto personalmente: l’autrice mi ha fatto l’onore di poterlo leggere in bozza, e anche di influire sul risultato finale dando qualche consiglio di editing. Quindi forse non sono un giudice imparziale. Tuttavia questo non mi esime dal consigliarvi di leggerlo, perché mi ha tenuto avvinto dalla prima all’ultima pagina.
L’amica Alessia Muroni ha sfruttato il suo background di storica dell’arte per ricostruire l’Italia di più di un secolo fa in maniera credibilissima, e lo ha fatto con una scrittura così attenta al dettaglio da far davvero percepire al lettore colori e profumi di un’altra epoca. Ma quello che fa di Le circostanze dell’amore un romanzo riuscito sono le due protagoniste, l’introversa e testarda Guglielmina e l’esuberante Angelica, personaggi a tutto tondo alla cui storia d’amore è impossibile non appassionarsi. Intorno a loro orbita una gran massa di personaggi, tutti cesellati con arguzia e ironia e rifuggendo da didascalismi e stereotipi.
Devo dire altro? Credo di avere incontrato pochi romanzi d’esordio italiani che mostrassero altrettanta cura nella documentazione e sapienza nella costruzione della storia e dei personaggi. Se aggiungiamo che si tratta di un’opera che riesce a trattare un tema impegnato senza essere noiosa, mescolando con equilibrio dramma e umorismo, direi che non avete alcuna ragione per non correre a leggerlo.
Avrei voluto scrivere direttamente all’autrice di questo romanzo in cui sono incappata durante la fiera del libro a Torino, ma non so come e dove e allora mi accontenterò di questo umile spazio per sfogarmi.
Vagavo come anima in panne tra i vari padiglioni della fiera alla ricerca di qualcosa che stimolasse il mio mediocre intelletto..e ho scovato questo libro e ho scovato Alessia. Il rischio della spesa ne è valsa l’impresa e ora mi ritrovo come una scema a leggerlo e rileggerlo, cercando motivazioni giuste ed ingiuste per decurtarne il valore e più lo odio e più lo amo, mi fa un po’ l’effetto che Angelica fa a Guglielmina “mi … fai schifo”.
Comunque ottima l’ambientazione storica, ma ancor più lo sono le dinamiche della narrazione che scivolano nel frastuono degli eventi e poi la partenza finale .. grazie Alessia che non hai vomitato l’ennesimo suicidio lesbico e hai lasciato aperta la porta del DOPO.
Avrei mille altre critiche da fare, ma sto amando troppo questo odioso libro…
Comunicazione di servizo: io risposi alla mail (vista molto tardi) e non fui affatto seccata di riceverla. Grazie bye
Bene, mi fa piacere aver fatto da tramite tra autrice e lettrice. 🙂
Grazie, ma devo imparare ad essere più diplomatica e chiara nei miei interventi … me lo dicono in molti , l’ultima una mia amica questa mattina :)))
In ogni caso a me farebbe piacere che un mio testo destasse reazioni tanto viscerali come quelle del tuo primo commento. 🙂
… lusingata per essere tacitamente definita da te LA LETTRICE CHE OGNI SCRITTORE VORREBBE è un gran bel complimento.