Uno straccio di laicità

Uno straccio di laicitàNel caso in cui non si fosse capito, l’attuale ondata di clericalismo mi ha fatto veramente incazzare. Non riesco a rassegnarmi al fatto che il nostro sia l’unico paese d’Europa, o quasi, in cui una coppia omosessuale non può avere un riconoscimento legale, o in cui la fecondazione assistita è soggetta a pesantissime limitazioni. Soprattutto, non riesco a rassegnarmi al fatto che queste limitazioni siano non la conseguenza di un autentico sentimento popolare, ma il risultato di pressioni della gerarchia ecclesiastica, nell’acquiescenza di quasi tutti i politici e nell’indifferenza dei più.
Non credo di essere il solo a pensarla così. Ora pare che qualcuno abbia trovato un modo di rendere visibile questa indignazione. Per la precisione Controradio di Firenze, che ha lanciato l’iniziativa Uno straccio di laicità. Si tratta semplicemente di esporre un nastro color porpora sul proprio veicolo, borsa, finestra o blog, per esprimere il proprio desiderio che la Chiesa la smetta di ingerirsi con le leggi dello Stato, come il Concordato le imporrebbe.
Un’iniziativa del genere può rimanere un gesti simbolico privo di qualunque effetto pratico, o una forza potente, a seconda della quantità di gente che aderisce. Pertanto, non posso che esortarvi tutti ad aderire. Anche se i segnali non sono buoni. E’ preoccupante, per esempio, che a quasi tre settimane dal lancio dell’iniziativa pochissimi ne siano a conoscenza. Del resto, partiti come i DS, che in teoria dovrebbero difendere la laicità, sono impegnati a diventare i democristiani del futuro con il Partito Democratico, e non possono certamente mettersi contro la Chiesa sponsorizzando iniziative del genere. Però anche le bandiere arcobaleno hanno cominciato a poco a poco e poi sono diventate un mare. Io ancora non dispero del tutto…

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