Larry e Chuck sono due pompieri newyorchesi, il primo vedovo con due figli, il secondo impenitente donnaiolo. I due rischiano la vita ogni giorno, e Larry è molto preoccupato per il futuro dei suoi figli: se lui morisse, perderebbero il diritto alla casa. C’è bisogno di un nuovo partner a cui intestarla, e il pompiere non trova di meglio che chiedere all’amico Chuck, che è in debito con lui, di fingersi gay e di registrarsi ufficialmente come suo convivente.
Il problema di questo film è tutto nello spunto iniziale: è talmente forzato che non è possibile crederci neppure per un momento. Per non parlare del fatto che una commedia degli equivoci basata sullo scambio dei ruoli sessuali avrebbe bisogno di trovate assolutamente geniali per non sembrare scontata e già vista.
Peccato, perché la coppia di protagonisti (Chuck è Adam Sandler, mentre Larry è l’attore televisivo Kevin James) funziona abbastanza bene. Ma il film, nella sua assoluta prevedibilità , riesce al massimo a far sorridere. Potete già immaginare cosa succede: le difficoltà di Chuck nel nascondere la sua passione per le donne, la convivenza che assume le dinamiche di una coppia autentica, le discriminazioni subite che portano il duo a farsi paladino dei diritti dei gay, fino al deus ex machina finale che rimetterà ciascuno nel ruolo sessuale che gli spetta. Non aiutano nemmeno i molti caratteristi aggiunti per dare man forte agli attori principali. Steve Buscemi è sempre bravissimo, ma costretto in un ruolo che gli offre pochi spunti. Dan Aykroyd è spento e invecchiato. Solo Ving Rhames risulta divertente nella parte del ceffo patibolare che si rivela poi essere il più gay di tutti.
Se non altro, pur in una rappresentazione dei gay stereotipata e senza ammettere che tra i due protagonisti etero possa veramente crearsi un’attrazione sessuale,il film fa del suo meglio per trasmettere un messaggio di accettazione e tolleranza della diversità sessuale. E può servire a far notare che le convivenze omosessuali, che da noi proprio non si riesce a far digerire, nei puritanissimi USA sono un fatto legale e normale.
Il film sarà sugli schermi italiani dal 7 settembre.
E tu come e dove l’hai visto?
A un’anteprima per giornalisti.
Gratis, ma in inglese senza sottotitoli.
Idem per Hot Fuzz, ma quello era già in versione italiana.
haymar:Tieni conto che nei puritanissimi usa gia’ sono passate tranquillamente tre stagioni di Queer as Folk e cose del genere. Ho paura che qusto film sia piu’ un magro tentativo Mainstream di rincorrere un certo pubblico che altro
Il fatto e’ che i puritanissimi Stati Uniti sono puritanissimi in certe zone e molto piu’ disinvolti di noi in altre, indipendentemente dai proclami della Casa Bianca o degli anti-USA-perche’-si. E quindi c’abbiamo gli Amish e i movimenti pro-verginità nella patria di South Park e della piu’ evoluta ricerca tecnico-scientifica. Sono contrasti che mi affascinano da sempre.