Considerazioni sparse intorno al caso Luttazzi

Daniele Luttazzi

  • Una necessaria premessa: io considero Luttazzi un genio. A mio avviso, non esiste nessun altro che abbia portato nella satira italiana tanta innovazione, che si sia sobbarcato tanti rischi, e nemmeno che sia riuscito a essere nemmeno lontanamente divertente quanto lui quando centra il bersaglio. Coloro che lo criticano perché parla di cacca e pipì dimostrano di non avere neppure provato a capirlo. E chi lo accusa di aver copiato dagli americani crede di criticarlo e invece gli fa un complimento, perché lui è l’unico ad essere riuscito a trapiantare con successo nel nostro Paese un certo tipo di comicità. Poi, certo, non sempre è divertente, a volte è incomprensibile o inutilmente sforzato. Ma questo è inevitabile quando si fa comicità non banale. Per dire, anche Cochi e Renato ai loro tempi a volte potevano risultare impenetrabili. E’ il prezzo che si paga frequentando strade poco battute.
  • E aggiungo: tanto la sua satira è tesa a superare ogni limite, quanto le posizioni politiche che assume sono intelligenti ed equilibrate (si veda quando si è espresso sul caso Grillo).
  • Detto questo, devo dire che la prima puntata di Decameron, l’unica che per ora ho visto, non mi ha entusiasmato. In primo luogo, il tono era troppo incazzato. Ora, Luttazzi ha tutte le ragioni del mondo per essere incazzato con un mucchio di gente. Ma questo non toglie che un eccesso di rabbia nuoccia alla satira. Le persone incazzate che battono sullo stesso tasto diventano noiose anche quando hanno ragione. Poi ho trovato inefficaci, noiosi e retorici i siparietti con gli antichi greci che discutono. E infine, ho avuto la sensazione che, per evitare la possibile accusa di essersi ammorbidito per rientrare in televisione, cercasse senza costrutto un modo per apparire più scandaloso di quanto ci si potesse aspettare (ed è difficile, trattandosi di lui). Per esempio, le scenette col cadavere del padre non mi sono parse divertenti e nemmeno scandalose, solo noiose.Sento dire che il programma è migliorato gradatamente, e penso che guarderò qualche altra puntata per verificare.
  • La battuta su Giuliano Ferrara, presa nel suo contesto, aveva perfettamente senso. Non era certamente una delle battute migliori di Luttazzi, ma non si può dire che fosse gratuita. Lo ha ammesso perfino Ferrara.
  • La sospensione del programma da arte di LA7 è totalmente pretestuosa. La battuta sarà stata forte, ma non è nulla più di quanto Luttazzi abbia detto e fatto mille volte nei suoi spettacoli. È ridicolo pensare che non si aspettassero battute del genere quando gli hanno affidato uno spazio. L’unica è pensare che il programma abbia dato fastidio a qualcuno. Ed è probabile che questo qualcuno sia il Vaticano, o perlomeno la squadra di atei devoti che del Vaticano fa gli interessi.
  • Giuliano Ferrara è una delle persone che disistimo di più in assoluto. E insieme a lui il suo giornaletto finanziato con soldi pubblici grazie a un trucco palese, e scritto da gente per cui intelligenza significa assumere la posizione più stronza possibile nascondendosi dietro trucchi retorici per farla franca (qui un esempio tra tanti). Credo che il fatto che Ferrara sia tutt’oggi uno dei più influenti giornalisti italiani possa e debba fare scandalo, ed è proprio qui che andava a parare la battuta di Luttazzi.
  • Dei tre epurati dopo l’editto bulgaro, Luttazzi ha subito un esilio molto più lungo, non è mai rientrato in RAI, e ora non riesce a rimanere nemmeno a La7. Il perché è evidente. Enzo Biagi era un giornalista sicuramente rispettabile, ma che aveva fatto il suo tempo già da decenni. Santoro era ed è un giornalista-politico, che può fare dentro e fuori dal Parlamento e dalla redazione come meglio crede. Le posizioni di ambedue erano prevedibili come il sorgere del sole. Luttazzi invece era l’unico cane sciolto, l’unico che desse fastidio anche a sinistra, l’unico che non fosse chiaramente ascrivibile in uno schieramento politico, pur avendo opinioni politiche nettissime. E infatti quasi nessuno, tra politici e giornalisti, si è speso perché potesse tornare in televisione.
  • In conclusione, trovo questa seconda epurazione di Luttazzi un fatto tristissimo. E ancora più triste il fatto che tra tanti commentatori, anche di sinistra, da Vittorio Zucconi ad Aldo Grasso a Michele Serra a Luca Sofri, nessuno abbia trovato delle ragioni per difenderlo. È qualcosa che rimpiangeremo.
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10 pensieri riguardo “Considerazioni sparse intorno al caso Luttazzi”

  1. Vana, Luttazzi ha passato il segno della decenza sia con quella battuta, sia con i suoi toni incazzati. Io e te per telefono ci possiamo dire quello che vogliamo, in televisione c’e’ un limite dettato dal buon gusto, e lui lo ha passato. E’ cosi’ difficile da accettare che esistano dei limiti? E’ cosi’ difficile pensare che se una battuta e’ gratuita e grossolana quanto quella che lui ha fatto, non si parla piu’ di satira? E non mi dire che la sua battuta ci stava, ci stava l’attacco a Ferrara, non le parole che ha usato, altrimenti da domani prendiamo il primo bru bru che passa e gli facciamo fare i programmi in TV.

    Ciao

    L’Antico

  2. Antico, mispiace che tu non capisca la satira di Luttazzi. D’altronde l’umorismo non lo si può spiegare, o lo si capisce o non lo si capisce. Se Luttazzi ha fatto un errore è stato proprio quello di cercare di spiegare la sua battuta, dando il destro a quelli che l’hanno accusato di prendersi troppo sul serio.

    Quanto a prenderse il primo brubru che passa e metterlo a condurre una trasmissione TV, è quello che succede tutti i giorni con i concorrenti del Grande Fratello e simili. Come giustamente ha fatto notare Leonardo nel post da me linkato altrove su questo blog, ci sono decine di altre trasmissioni, di spessore molto inferiore a quella di Luttazzi, che possono essere accusate di travalicare questi supposti limiti, ma nessuno le interrompe.

    Ma per il resto, vale quello che ho scritto qui sopra, e non vedo il motivo di cambiare una virgola.

    Saluti e buon Natale.

  3. Sara’ anche che non ci vediamo da qualche tempo e la memoria ti si puo’ essere annebbiata, pero’ ti assicuro che la satira a me non la spiega nessuno, non tirare fuori con me queste frasi fatte da vecchio intellettuale di sinistra, che hanno fatto il loro tempo e servono solo a troncare il discorso, e che tra l’altro potrei applicare a te parimenti, dato che non portano alcun dato di fatto a sostegno.

    Quanto a cambiare quello che hai scritto, non mi sogno nemmeno di chiedertelo, ho solo riportato il mio punto di vista che credo valido e quantomeno da prendere in considerazione, poi si e’ liberi di farlo o meno, in Italia ancora si puo’ fare quello che si vuole all’interno delle leggi dello stato, anche licenziare Luttazzi se si e’ il suo datore di lavoro fregandosene di quello che si dice in giro.

    Ciao

    L’Antico

  4. Antico: Continuo a non vedere il punto di questa discussione. Io personalmente, come avevo scritto fin dall’inizio, la satira in quella battuta la vedo eccome. Tu mi dici che non la vedi, ma io non so che farci. Del resto concordi con me, mi pare, col fatto che la satira non si spiega. E potrei anche provare a spiegartela, ma se non l’hai colta la prima volta penso che sarebbe tempo sprecato.

    In ogni caso, mi pare che combatti una battaglia di retroguardia: se vai a leggerti la lettera di Ferrare sull’argomento, vedrai che lui stesso dice: quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove. E se lo dice persino lui, di cosa stiamo a discutere?

    Per il resto, non ho mai detto che LA7 non abbia il diritto di sospendere o cancellare lo show di Luttazzi dal suo palinsesto. Mi limito a esporre il mio giudizio, anche quello legittimo, sulla questione.

    Falena: Chiedo scusa se ho usato un linguaggio un po’ forte, la prossima volta dirò “auguri di stagione”.

  5. Vanamonde, giusto per chiarire ogni dubbio, io seguo ed apprezzo (e capisco, mi permetto di aggiungere) Luttazzi da quando faceva quei programmi alle 2 di notte su RAI3 ormai circa una quindicina di anni or sono (Sesso secondo Luttazzi, se ricordo bene). Quindi conosco piuttosto bene sia il suo lato brillante che il suo lato meno brillante. Conosco poi cosa e’ la satira, concetto che non dipende da chi la fa. Posso quindi dire che Luttazzi cerca sempre di fare satira, ma non sempre ci riesce, come ogni comune mortale. Con la frase incriminata, a mio modesto ma piuttosto informato parere, non ci e’ riuscito, l’ho riascoltata un paio di volte per essere certo di non sbagliarmi, ma e’ una frase incazzata, gratuita e volta, al massimo, a colpire con un pugno allo stomaco, non con la “puntura” propria della satira. Perche’ poi questa battuta non sia andata giu’ al direttore della rete, mi pare evidente: sparando una bordata del genere sul giornalista di punta della scuderia, ha mostrato la sua inaffidabilita’ e sopratutto la sua volonta’ di non fare solo satira, ma di usare il programma anche per altro. Quindi, senza scomodare nessun complotto, c’e’ piu’ che a sufficienza per levarselo dalle scatole in tempo, prima che combini guai peggiori.

    Cio’ detto, pensare di riabilitarlo perche’ Ferrara, quello che lui ha assimilato al cesso di Berlusconi e cricca (cosa che io ancora considero un complimento nei suoi confronti), ha detto che quella era satira, mi sembra pura fantasia, e infatti Luttazzi, che scemo comunque non e’, ha declinato l’invito a partecipare ad 8 1/2 (dicendo: “io non vado a far fare audience ai programmi degli altri”, in questo confermando che la sua non era satira ma incazzatura, a mio parere…)

    Aggiungo che se tanti intellettuali lo hanno scaricato, forse qualcosa vorra’ dire… (o gli intellettuali sono tali sono quando fa comodo?)

    xFalena: l’uomo che dice di capire le donne, mente spudoratamente! 😉

    Ciao

    L’Antico

  6. @Antico: Hai ragione. Neanch’io le capisco, le donne. Forse perche’ in genere non le ascolto. Ascolto solo le persone.

    Forse e’ per questo che non capisco neanche te.

    Cazzo culo piscia merda.

  7. Io ti ascolterei volentieri, se scrivessi qualcosa con qualche argomentazione.

    Ti chiedo scusa se mi sono permesso di distinguere tra uomini e donne, da domani tutte persone, alla faccia della realta’!

    Ciao

    L’Antico

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